Torre Gardeccia: La via “Giacomo Toni”

DOLOMITI DELLA VAL DI FASSA
Gruppo del Catinaccio – Dirupi di Larsec

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Torre Gardeccia 2650 m.
Via Giacomo Toni per spigolo SE
Gino Battisti e Dante Colli il 1.9.91

Dal rifugio Gardeccia, 1949 m, per il sentiero della Pala di Mesdì, quindi per ghiaione e pale erbose alla base della parete.

LO ZOCCOLO

Si attacca per un camino inciso profondamente tra una parete gialla e una parete grigia tagliate da accentuati strapiombi.

1° tiro – Si sale per lo stretto camino oltre a uno strapiombo e superatone un secondo si giunge alla sosta a uno slargo dal quale il camino si chiude in fessura (25 m. IV gr.).

2° tiro – Si prosegue per una fenditura che si eleva liscia sulla d. e se ne esce a s. a un pianerottolo con massi (clessidra sulla s.; 20 m. IV gr.).

3° tiro – Si supera la sovrastante paretina per lo spigolo di s. (15 m. III gr.), si percorre una crestina (3 m.) e si cala per 2 m. a rocce più rotte (20 m. II gr.) sino ad un modesto pinnacolo (35 m. III e II gr.).

4° tiro – Per rocce articolate e mosse (10 m. II +) si esce a verdi ripiani e per un canalone erboso e ripidi prati a una selletta di fronte alla Punta Gardeccia. Si cala al Canalone della Guglia del Rifugio lo si risale sino all’attacco della normale del Piz Gardeccia che si risale (v. it. 27/a della Guida Dirupi di Larsèc) sino alla forcella con la Torre Gardeccia.

Da qui a s. per 40 m. a una cengia (ch. vecchio) e all’attacco dello Spigolo Sud Est della Torre Gardeccia.

LO SPIGOLO

1° tiro – Per un diedrino con scarsi appigli poi per rocce più articolate alla cima di un pilastro (35 m. IV e II gr.).

2° tiro – Si attacca la parete con una larga spaccata (ch), si prosegue a un secondo ch. e per rocce strapiombanti si raggiunge una nicchia gialla sulla s. Direttamente appena a s. di un liscio diedro in forte esposizione a una  cengetta (25 m. V e VI-assicurazione su un masso).

3° tiro – Per rocce giallastre direttamente a una fessura sulla d. della parete (15 m. IV- e II; sosta su masso; ometto.

4° tiro – Per balzi a rocce mosse (25 m. II gr.) poi obliquando a s. a uno spuntone (20 m. I e II gr.).

5° tiro – Per un salto giallastro (ch) sin sotto a una parete gialla oltre uno spigolo tagliente (III+) poi per rocce più facili a un camino (III) e a un intaglio sotto la cima.

6° tiro – Per facili rocce alla vetta (50 m. I gr).